Qualche settimana fa sono iniziati i primi test nel mondo reale per i bus navetta autonomi. Questo progetto ha messo nelle strade del quartiere degli affari di Stoccolma un autobus che viaggia ad una velocità fino a 24 km all’ora e che fa parte di un’iniziativa congiunta tra Ericsson e partner locali quali Nobina, SJ, Stockholm City, Klövern, KTH e Urban ICT Arena.
I bus navetta sono parte del progetto di innovazione di Drive Sweden. L’impresa cerca di valutare l’impatto degli autobus senza conducente in un mondo reale per un periodo di tempo consistente. Il test includerà naturalmente anche condizioni meteorologiche variabili, nonché rilevamento da remoto e risposta ai comportamenti umani. Piuttosto che un autista tradizionale, i minibus sono dotati di un cosiddetto “host”, che sorveglia il veicolo e chiude la porta una volta che tutti i passeggeri sono saliti a bordo. C’è posto per dodici passeggeri, sei seduti e senza volante.
Per sei mesi, i minibus sono in servizio tra il centro commerciale Kista e la Victoria Tower a nord della città di Stoccolma, lungo un percorso pre-registrato alla velocità di 20 chilometri all’ora, utilizzando Gps e sensori per garantire che non si spostino dal percorso. Questi veicoli utilizzano la tecnologia “LiDAR” – che significa “Rilevamento e distanza dalla luce” – una serie di sensori che consentono ai veicoli a guida autonoma di “vedere” ciò che li circonda in modo da poter navigare in sicurezza sulle strade.
“Questo è per il trasporto pubblico, non per una persona in una macchina”, spiega Peter Hafmar di Nobina Technology.
“Per migliorare l’ambiente abbiamo bisogno di viaggiare insieme, e questo ci aiuterà a viaggiare insieme in un modo migliore, da casa a casa, dalla tua fermata dell’autobus, al tuo ufficio o dalla fermata dell’autobus a casa tua, creare una situazione migliore per tutti. ”
Grazie anche alla tecnologia di Ericsson, questi mini pullman auto-guidati rappresentano un coraggioso esempio di trasporto urbano multimodale, che molti prevedono come modello per il prossimo futuro delle smart city.
Condividi questo post: