Chi attualmente riscontra un ritardo viaggiando in treno, ha il diritto di ricevere un risarcimento fino al 50 % – regolamento che dal 2020 prevede una quota ancor più elevata. L’UE vuole rafforzare i diritti dei passeggeri, i quali sono stati aggiornati l’ultima volta solo nel 2009.
In caso di un ritardo di 90 minuti, i viaggiatori potranno in futuro chiedere il risarcimento fino alla metà del prezzo del biglietto acquistato.
Per ritardi fino a due ore, i viaggiatori riceveranno ben 75 % del prezzo. In caso di un ritardo superiore a due ore, il viaggiatore verrà rimborsato con l’importo intero del biglietto – regolamento che verrà applicato anche se il viaggiatore farà uso del treno per arrivare a destinazione. Anche coloro che cambieranno treno o dovranno effettuare ulteriori prenotazioni per raggiungere la loro meta verranno risarciti. Se ad esempio il TGV dovesse arrivare già in ritardo ed un viaggiatore non dovesse riuscire a prendere la coincidenza del prossimo treno, nel 2020 sarà in grado di viaggiare con il prossimo treno gratuitamente.
Risarcimento attuale | Risarcimento nel 2020 |
> 60 minuti: 25 % del biglietto | > 90 minuti: 50 % del biglietto |
> 120 minuti: 50 % del biglietto | 90 a 120 minuti: 75 % del biglietto |
– | > 120 minuti: 100 % del biglietto |
Gli operatori ferroviari, come anche le aziende d’autobus, non si mettono però in discussione per disagi insoliti. La clausola controversa causerebbe in ogni caso incertezze e frustrazioni per tutti coloro che viaggiano in aereo, poiché chi riscontra un ritardo a causa di disagi di forza maggiore, come maltempo o scioperi, non viene attualmente risarcito.
Il Parlamento europeo chiede che i viaggiatori vengano informati più chiaramente sui loro diritti. Si potrebbe ad esempio pensare ad una nota sul retro di un biglietto. Inoltre si sta lavorando anche al cambiamento del processo: non è giusto che chi viaggia in treno prenoti facilmente tramite un’app, paghi il ticket, ma riscontri disagi qualora chieda un risarcimento per un ritardo – dovendo anche compilare un modulo.
Oltre ai diritti ampliati per chi viaggia e subisce un ritardo, l’UE è intenzionata a provvedere ad ulteriori posti sui treni per chi viaggia con la bici. Per quanto riguarda invece l’accessibilità dovrebbero esserci dei tempi minimi d’attesa. L’UE chiede che viaggiatori bisognosi verranno assistiti al imbarco ed aiutati a caricare il loro bagaglio anche senza preavviso.
In ogni caso è ancora troppo presto per gioire. La riforma dei diritti dei passeggeri dovrà essere negoziata con il Consiglio e la Commissione UE prima d’entrare in vigore nel 2020.
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