L’autobus è uno dei mezzi migliori per esplorare il nostro continente: con decine e decine di compagnie che offrono biglietti a prezzi economici, collegando non solo le capitali, ma anche tutti i centri più importanti dei 27 paesi dell’Unione. Viaggiare in autobus in Europa è quindi il modo più economico e flessibile per il turista in cerca di avventura!
L’emergenza COVID-19 ha però messo tutto questo in discussione, obbligano il continente a interrompere il libero transito di persone e merci all’interno dei suoi confini, uno dei pilastri fondativi dell’Unione Europea stessa. Al momento in cui scriviamo però, con il processo di vaccinazione in corso a gonfie vele in ogni paese, è tornata la possibilità di muoversi in tranquillità. Inoltre, a partire dal 1° Luglio 2021 il Green Pass, ovvero la certificazione digitale di essere stati vaccinati, testati o guariti dal Covid, permetterà a milioni di cittadini di tornare a viaggiare in tutta tranquillità sulle strade del vecchio continente.
Qual è quindi la situazione in ogni paese? Da cosa dobbiamo guardarci se vogliamo organizzare una vacanza in Portogallo o in Germania? E quali sono i rischi ancora in corso? In questa pagina cercheremo di rispondere a tutte queste domande.
Viaggiare in Europa: informazioni generali per chi parte e chi rientra in Italia
Le misure sugli spostamenti da e per l’estero sono regolamentati dal DPCM del 21/03/2021 e dal due Ordinanze del Ministero della Salute, rispettivamente del 14/05/2021 e del 18/06/2021. Il DPCM divide i paesi esteri in 5 gruppi, per ognuno dei quali sono previsti provvedimenti diversi. I paesi Europei rientrano nel gruppo C, insieme a Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Regno Unito, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco, Israele.
I movimenti verso questi paesi sono possibili senza necessità alcuna di motivazione. Per il rientro in Italia da questi paesi è richiesta la compilazione di un formulario on-line di localizzazione (digital Passenger Locator Form – dPLF). È inoltre necessario presentare la Certificazione Verde Covid-19, ovvero essere vaccinati, guariti dal Covid, o essere risultati negativi in un test effettuato nelle ultime 48 ore.
In mancanza di tali requisiti verrà richiesto al viaggiatore di sottoporsi a un isolamento fiduciario.
Ma qual è dunque la situazione nel resto d’Europa? Vediamo allora tutte le restrizioni presenti e le nuove regole per viaggiatori e turisti.
Viaggiare in Europa durante l’emergenza Covid-19: informazioni sui singoli paesi
Spagna e Portogallo
I confini della Spagna sono aperti a tutti i visitatori Europei e Schengen, ma oltre al Green Pass è richiesta la compilazione di un “fomulario di salute pubblica” sul proprio stato di salute attraverso il sito internet Spain Travel Health, oltre a un controllo sanitario prima dell’ingresso (controllo della temperatura e controllo sullo stato di salute generale del passeggero).
Il Portogallo, dopo aver sofferto particolarmente la terza ondata di Covid, è ora uno dei paesi con il maggior numero di vaccinati al mondo, e le restrizioni sono in continua riduzione. Il paese è quindi aperto ai turisti, che per entrare però devono essere in possesso di Green Pass, oltre che compilare il modulo di localizzazione digitale (PLF), che si può trovare sul sito del governo portoghese.
Regno Unito e Irlanda
I viaggiatori diretti verso il Regno Unito in possesso di Green Pass dovranno comunque effettuare un test entro il secondo giorno di permanenza, e compilare un Passenger Location Form. Per chi non fosse invece vaccinato, o arrivasse da un paese ad alto rischio, vi sono ulteriori requisiti, tra cui un test negativo prima della partenza, un secondo test all’ottavo giorno di permanenza, e un isolamento precauzionale di 10 giorni.
Inoltre, dal 01/10/2021, è necessario il passaporto per entrare nel Regno Unito.
Per chi intende invece visitare i verdi prati d’Irlanda, non c’è più obbligo di quarantena per chi è in possesso di Green Pass. Anche qui è necessario compilare un modulo di localizzazione prrima della partenza.
Francia
Il paese transalpino è aperto ai visitatori, e per tutti coloro che arrivano da un paese di categoria “Verde”, di cui l’Italia fa parte, basta essere vaccinati per poter entrare senza ulteriori problemi. Per tutti gli altri è invece necessario dimostrare di essere guariti dal Covid, o fornire un test negativo realizzato entro 24 ore dall’arrivo. È necessario inoltre, per tutti, compilare una dichiarazione di assenza di sintomi, scaricabile sul sito del Ministero dell’Interno francese.
Belgio e Paesi Bassi
Il Belgio richiede a tutti i visitatori di compilare un formulario online (il dPLF, lo stesso richiesto dall’Italia), ma non sono in generale previste altre restrizioni, a meno che non si arrivi da zone considerate rosse ancora fino a poco tempo fa.
I Paesi Bassi richiedono a tutti i visitatori la compilazione di una “Health declaration”. Per chi arriva dalle aree considerate a rischio (tra cui è inclusa al momento l’Italia) è necessario essere dotati di Green Pass, mentre per chi arriva da aree sicure non è richiesta nessun’altra documentazione.
Germania, Austria e Svizzera
I confini della Germania sono aperti a tutti, ma prima dell’arrivo nel paese bisogna dimostrare di essere vaccinati, guariti, o negativi in un test effettuato nelle 48 ore, per un test antigenico, o 72 ore per un test molecolare.
La Svizzera ha riaperto i suoi confini a tutta l’area Schengen. Per entrare nel paese alpino è richiesta la prova di essere vaccinato, guarito, o negativo a un test effettuato nelle 72 ore precedenti. Sarà anche necessarion compilare un Passenger Location Form.
L’Austria presenta dei requisiti simili a quelli della Germania, ovvero è necessario essere vaccinati, guariti, o aver effettuato un test nelle 48 ore precedenti alll’ingresso nel paese.
Slovenia e Croazia
La Slovenia è aperta a tutti i “viaggiatori non essenziali” (turisti), e per entrare nel paese bisogna essere in possesso del Green Pass.
La Croazia è aperta a tutti i cittadini europei forniti di Green Pass. In mancanza di questo documento si è obbligati a effettuare un test all’arrivo, oltre ad osservare un autoisolamento di 10 giorni.
Grecia
Le spiagge e le isole della Grecia hanno riaperto al resto dell’Europa, ma per entrare è comunque obbligatorio compilare un questionario, il cosiddetto Passenger Locator Form (PLF), prima dell’ingresso nel Paese. Oltre a questo documento bisogna fornire la certificazione digitale UE (Green Pass). Le autorità greche si riservano comunque la possibilità di effettuare test a campione a tutti i viaggiatori in entrata.
Trovate ulteriori informazioni su come comportarsi da viaggiatore durante la pandemia sul nostro blog.
Infine, è possibile che per i prossimi mesi a venire gli spostamenti in Europa siano limitati, allora perché non considerare un viaggio in Italia? Le nostre regioni offrono una varietà di paesaggi e di luoghi interessanti da visitare, ricchi di storia e cultura, tutti a portata di autobus!